Un Piccolo Grande Attore - Com'è nato "Topolino" da Il Resto del Carlino del 26 Settembre 1934 Anno XII


#TOPOLINO




D.o.-C.p.
(Il giornale mi è stato donato dalla Sig.ra L.Lodi, nipote del Sig. Rizzardi, destinatoario dell'abbonamento
al Resto del Carlino)
La scansione è volutamente parziale, chi interessato mi può contattare.

Da questo numero de: Il Resto del Carlino del 26 Settembre 1934, Anno XII, trovo all'interno una pagina dedicata alle: OMBRE e LUCI dello SCHERMO
con un illuminate articolo firmato Walt Disney su com'è nato "Topolino"
che copio qua di seguito, con l'immagine della scansione, anche questa parziale.



L'illustratore della scenetta sopra rappresentata dal titolo:
Mentre si gira: - Oh, finalmente possiamo restare un momento soli..
è del caricaturista Umberto Tirelli a cui dedicherò un post.
UN PICCOLO GRANDE ATTORE
Com'è nato "Topolino"

( Walt Disney è un giovanotto alto, elegante, capelli gettati indietro, occhi quasi neri, baffetti americanissimi.
E' nato a Chicago il 5 Dicembre del 1901. Egli è sempre più stupito e confuso per il successo ottenuto dal suo precoce figliolo. Modesto per natura, si studia di razionalizzare il successo di Mickey Mouse con diffidenza
evidente. Ecco come Disney stesso narra la sua vita e fa la storia del concepimento di Mickey Mouse).
Mickey non è stato creato in una sola notte. E' nato nella mia testa molto prima che nascesse sulla carta e sulla celluloide, ma contrariamente ai bambini prodigio, gli è stata necessaria una lunga educazione prima di diventare ciò che è.
Tredici anni fa, un giovane disegnatore squattrinato, divideva il suo lavoro e la sua povertà con dei topolini che gli tenevano compagnia in una camera al sesto piano a  New York. I topolini erano i suoi soli amici: i loro leggeri movimenti pieni di intelligenza erano la sola ricreazione del giovane artista povero e senza speranze. Ma un bel giorno, l'artista fu cacciato dal suo sesto piano, fu separato dai suoi amici e si fece assumere come groom in un ireno che partiva per il west, e un bel giorno giunse a Los Angeles.
Quell'artista ero io. Sbarcavo, naturalmente a Los Angeles, con l'idea di far fortuna, ma come cominciare?
Mio fratello Roy lavorava già come disegnatore a Hollywood. Fu con lui che concepii la prima idea di fare qualche disegno animato per il cinematografo. In una vecchia autorimessa abbandonata, cominciammo a lavorare. Roy, io e una ragazzina - una vera ragazzina in carne e ossa - che non aveva più di quindici anni e che era l'eroina del film, insieme con una processione di animali di cartone, ciascuno dei quali eseguiva movimenti comici e divertenti. [...]

[...] Fu così che l'idea d'un animale di celluloide nacque nella mia testa: l'idea di Mickey maturava a poco a poco, ma Mickey, benchè quasi in embrione nel mio cervello, non veniva ancora al mondo.
fu preceduto da "Oswald" - l'oca - che, con i suoi movimenti buffi e ridicoli avrebbe fatto ridere il mondo intero.[...]

[...]Ma, a poco a poco, il pubblico cominciò a stancarsi di "Oswald". Mi accorsi presto che il disastro mi guatava, e allora corsi a New York a prender consiglio.[...]

[Ero triste e quasi in lagrime , quando un idea mi balenò. Volli visitare ancora una volta la camera al sesto piano in cui avevo trascorso i primi giorni della mia esistenza commerciale. Nel salire, in una gabbietta, che era nell'alloggio della portinaia, scorsi una mezza dozzina di topolini bianchi. Rimasi davanti a questa gabbia parecchi minuti, e a mano a mano che seguivo i movimenti dei piccoli rosicchianti, l'idea mi venne di un topolino di carta, buffo e comico, che sarebbe stato poi l'eroe di un film.[...]

[...] La mia testa lavorava con tanto ardore che già a metà viaggio avevo dato al mio figlio un paio di calzoni di velluto rosso, due grossi bottoni di madreperla e i baffi che tutto il mondo conosce e che sono rimasti in seguito a Mickey.[...]

[...Così cominciò il primo film il cui eroe era Mortimer, il Topolino animato, ma l'accoglienza che fece il mio agente d'affari a questo nome fu tale che mi consigliò - prima ancora di presentare "Mortimer" al mondo - di cambiargli il nome.[...]

[...] Bastò quindi che dessi a Mickey una compagna, Minnie, e il trionfo fu assicurato. Mickey e Minnie ballarono in seguito perfino a tempo di musica. Che si poteva volere di più?

WALT DISNEY

IL RESTO DEL CARLINO - 26 SETTEMBRE 1934 A. XII


https://youtu.be/fIa1Tvbh1qo





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